Red Hat Enterprise Linux 3: Installation Guide per le architetture IBM® eServer™ iSeries™ e IBM® eServer™ pSeries™ | ||
---|---|---|
Indietro | Capitolo 2. Installazione di Red Hat Enterprise Linux | Avanti |
Se avete scelto il partizionamento automatico e non avete selezionato Revisiona, passate alla Sezione 2.16.
Se avete scelto il partizionamento automatico e avete selezionato l'opzione Revisione, potete decidere di accettare le impostazioni attuali (facendo clic su Avanti) o di modificare la configurazione utilizzando Disk Druid, il tool di partizionamento manuale.
A questo punto è necessario indicare al programma di installazione dove installare Red Hat Enterprise Linux. Ciò avviene definendo i mount point per una o più partizioni sulla/e quale/i verrà installato Red Hat Enterprise Linux.
![]() | Nota Bene |
---|---|
Se non avete ancora deciso come configurare le vostre partizioni, consultate l'Appendice C. I requisiti minimi necessari sono una partizione root (/) di dimensioni idonee, una partizione /boot/ per sistemi pSeries (i sistemi iSeries non richiedono una partizione /boot/), una partizione di avvio PPC PReP, e una partizione di swap pari al doppio della quantità di RAM presente sul sistema. Per utenti iSeries È consigliato impostare una partizione di avvio PReP, come metodo di avvio primario o di back up. La misura di una partizione di avvio PReP deve essere compresa tra 16 e 32 MB e deve essere una partizione primaria marcata come attiva. |
Lo strumento di partizionamento utilizzato dal programma di installazione è Disk Druid. A parte in alcuni casi particolari, Disk Druid è in grado di gestire i requisiti di partizionamento per un'installazione Red Hat Linux standard.
Disk Druid fornisce una rappresentazione grafica dei vostri dischi fissi.
Cliccate una volta, con il vostro mouse, per evidenziare un campo specifico nel display grafico. Facendo doppio clic, modificate una partizione esistente oppure create una partizione con lo spazio libero disponibile.
Nella parte superiore del display compare il nome dell'unità (per esempio /dev/hda ), la Geom (che mostra la geometria del disco fisso ed è formata da tre numeri che rappresentano il numero dei cilindri, delle head e dei settori così come riportato dal disco fisso) e il modello del disco fisso rilevato dal programma di installazione.
Questi pulsanti controllano le azioni di Disk Druid. Servono ad aggiungere e cancellare partizioni nonché a modificarne gli attributi. I pulsanti di questa schermata vengono utilizzati, inoltre, per accettare le modifiche apportate o per uscire da Disk Druid. Per maggiori informazioni, prendete visione dei pulsanti di seguito descritti.
Aggiungi: viene usato per aggiungere una nuova partizione. Dopo averlo selezionato, compare una finestra di dialogo contenente i campi da riempire (per esempio mount point e dimensione).
Modifica: viene utilizzato per modificare gli attributi della partizione selezionata nella sezione Partizioni. Selezionando il pulsante Modifica, compare una finestra di dialogo con i campi da modificare (tutti o solo alcuni a seconda del fatto che le informazioni sulla partizione siano già state scritte sul disco).
Potete anche modificare lo spazio libero come rappresentato nel display grafico, al fine di creare una nuova partizione al suo interno. Potete evidenziare lo spazio libero e poi selezionare il pulsante Modifica oppure fare doppio clic e apportare la modifica.
Per creare un dispositio RAID, dovete creare prima (oppure usare nuovamente) delle partizioni software RAID. Dopo averne create un paio, selezionate Crea dispositivo RAID per raccogliere le partizioni software RAID all'interno di un dispositivo RAID.
Cancella: viene utilizzato per rimuovere la partizione attualmente evidenziata nella sezione Partizioni presenti sul disco. Vi viene sempre richiesto di confermare l'eliminazione.
Reimposta: viene usato per ripristinare lo stato originale di Disk Druid. Se decidete di reimpostare le partizioni, tutte le modifiche effettuate andranno perdute.
RAID: viene usato per fornire ridondanza a una o più partizioni del disco. Selezionate questo pulsante solo se avete una certa esperienza nell'uso di RAID. Per saperne di più su RAID, consultate Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
Prima di creare un dispositivo RAID dovete creare delle partizioni software RAID. Dopo averne create un paio, selezionate RAID per raccoglierle all'interno di un dispositivo RAID.
LVM: consente di creare un volume logico LVM. L'LVM (Logical Volume Manager) ha lo scopo di presentare una semplice visione logica dello spazio di archiviazione fisicamente disponibile, come un disco fisso. L'LVM gestisce i singoli dischi fisici — o per essere più precisi, le singole partizioni presenti in essi. Selezionate questo pulsante solo se avete già usato dispositivi LVM. Per saperne di più su LVM, consultate Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide. Nota bene, LVM è solo disponibile nel programma d'installazione grafico.
Per creare un volume logico LVM, occorre innanzitutto creare partizioni di tipo volume fisico (LVM). Dopo aver creato una o più partizioni del volume fisico (LVM), selezionate LVM per creare un volume logico LVM.
Sopra la gerarchia di partizione vi sono delle etichette informative inerenti le partizioni che state creando. Le etichette sono così definite:
Dispositivo: questo campo mostra il nome del dispositivo della partizione.
Mount point/RAID/Volume: Un mount point è il punto all'interno di una gerarchia della directory sulla quale è presente un volume; tale volume viene "montato" in questa posizione. Questo campo indica il punto in cui verrà montata la partizione. Se la partizione già esiste, ma non è impostata, occorre definire il mount point. Fate doppio clic sulla partizione o un clic solo sul pulsante Modifica.
Tipo: Questo campo mostra il tipo di partizione (per esempio, ext2 or ext3).
Formato: questo campo mostra se la partizione creata verrà formattata.
Dimensioni: questo campo mostra le dimensioni della partizione (misurate in MB).
Inizio: questo campo mostra il settore del vostro disco fisso da cui inizia la partizione.
Fine: questo campo mostra il settore del vostro disco fisso in cui termina la partizione.
Nascondi dispositivo RAID/membri del gruppo di volumi LVM: questa opzione consente di non visualizzare i dispositivi RAID o i membri del gruppo di volumi LVM che avete creato.
Se non avete una buona ragione per fare diversamente, vi consigliamo di creare le seguenti partizioni:
Una partizione swap (di almeno 256 MB) — le partizioni swap sono usate per supportare la memoria virtuale. In altre parole, i dati scritti su di una partizione di swap dove non vi è sufficiente RAM per conservare i dati che il vostro sistema stà processando. Se non siete sicuri sulla dimensione della partizione swap da creare, fatela due volte più grande della quantità della RAM presente sulla vostra macchina, ma non maggiore di 2048 MB (o 2 GB). Deve essere un tipo di partizione swap.
Per esempio, se avete 1 GB o meno di RAM, la vostra partizione di swap dovrebbe essere almeno uguale alla quantità di RAM presente sul vostro sistema, fino ad essere il doppio della RAM. Per un valore maggiore di 1 GB di RAM, è consigliato avere 2 GB di swap. La creazione di uno spazio di swap della partizione, può essere di aiuto se desiderate migliorare la vostra RAM in un altro momento.
![]() | Suggerimento |
---|---|
Se il vostro schema di partizione richiede una partizione di swap maggiore di 2GB, dovreste creare allora una partizione di swap aggiuntiva. Per esempio, se avete 4 GB di RAM, potrete creare due partizioni di swap di 2 GB. |
Una partizione d'avvio PPC PReP sulla prima partizione del disco fisso — la partizione d'avvio PPC PReP contiene il kernel del sistema operativo oppure il boot loader YABOOT (il quale abilita i sistemi pSeries ad avviare Red Hat Enterprise Linux). Sui sistemi pSeries, se non desiderate effettuare un avvio da una fonte floppy o di rete, dovete avere una partizione boot PPC PReP per avviare Red Hat Enterprise Linux.
Per utenti iSeries: È consigliabile impostare una partizione d'avvio PPC PReP, come metodo d'avvio di back up o primario. La dimensione di una partizione d'avvio PPC PReP deve essere compresa tra i 16 e i 32 MB (non eccedere 32 MB). La suddetta partizione deve essere una partizione primaria, segnata come attiva.
Per utenti pSeries: La partizione PPC PReP dovrebbe essere compresa tra i 4-8 MB per sistemi pSeries, non eccedere i 10 MB.
Una partizione /boot/ (100 MB) per sistemi pSeries (/boot/ non è necessario sui sistemi iSeries)— la partizione montata su /boot/ contiene il kernel del sistema operativo (il quale permette al vostro sistema di avviare Red Hat Enterprise Linux) insieme ai file usati durante il processo di bootstrap. A causa delle limitazioni di molti PC, firmware, è una buona idea creare una piccola partizione per contenere questi file. Per molti utenti, una partizione di avvio di 100 MB risulta essere sufficiente.
![]() | Attenzione |
---|---|
Se avete una scheda RAID, siate a conoscenza che alcuni firmware non supportano l'avvio dalla scheda RAID. In casi sopra descritti, la partizione /boot/ deve essere creata su di una partizione esterna all'array RAID, come ad esempio un disco fisso separato. Questo è il caso di PReP su sistemi iSeries. |
Una partizione root (350 MB - 5.0 GB) — qui viene posizionata "/" (la directory root). In questa impostazione, tutti i file (ad eccezione di quelli conservati in /boot) si trovano sulla partizione root.
Una partizione di 350 MB vi permette di effettuare una installazione minima, mentre una partizione root di 5.0 GB, vi permette una installazione completa, scegliendo tutti i gruppi del pacchetto.
Una partizione /var/ (3.0 GB o maggiore) — la partizione /var/ è la partizione dove vengono scritti i file dei dati variabili. Ciò include le directory spool e i file, dati amministrativi e di loggin, e file provvisori e transitori. Gli aggiornamenti effettuati a Red Hat Enterprise Linux, vengono scritti sulla partizione /var/ e richiedono approssimativamente 1.0 GB di spazio su disco disponibile quando aggiornate il vostro sistema.
Per aggiungere una nuova partizione, selezionate il pulsante Nuova. Comparirà una finestra di dialogo (vedere Figura 2-15).
![]() | Nota Bene |
---|---|
Dovete attribuire almeno due partizioni per questa installazione, e facoltativamente un numero maggiore. Per maggiori informazioni, consultare Appendice C. |
Mount Point: inserite il mount point della partizione. Per esempio, se la partizione in oggetto è quella di root, digitate /; digitate /boot per la partizione /boot e così via. Potete anche utilizzare il menu a tendina per selezionare il mount point corretto per la partizione.
Tipo di filesystem: Usando il menu a tendina, selezionate il tipo di filesystem appropriato per questa partizione. Per maggiori informazioni sui tipi di filesystem, consultate la Sezione 2.15.5.1.
Unità disponibili: Questo campo contiene un elenco dei dischi fissi installati sul sistema. Se la casella relativa a un disco fisso è selezionata, ciò significa che la partizione potrà essere creata su quel disco. Se la casella non è selezionata, la partizione non verrà mai creata su quel disco. Utilizzando le impostazioni di queste caselle, potrete decidere se lasciare a Disk Druid il compito di posizionare le partizioni a seconda delle vostre esigenze, oppure lasciare che Disk Druid decida dove posizionarle.
Dimensione (MB): Inserite la dimensione della partizione (in megabyte). Questo campo inizia con 100 MB; se non modificate tale valore otterrete una partizione di 100 MB.
Dimensioni facoltative aggiuntive: decidete se mantenere la partizione alla dimensione stabilita, se permettere che "cresca" (riempiendo lo spazio del disco fisso) fino a un certo punto o se occupare tutto lo spazio rimanente del disco fisso.
Se scegliete Occupa tutto lo spazio fino a (MB), dovete limitare la dimensione nel campo alla destra di questa opzione. In questo modo manterrete una certa quantità di spazio libero sul disco per un utilizzo futuro.
Rendila una partizione primaria: Decidete se la partizione che state creando dovrà essere una delle prime quattro partizioni sul disco fisso. Se non è selezionata, la partizione sarà una partizione logica. Consultate la Sezione C.1.3, per maggiori informazioni.
Ok: Selezionate Ok se siete soddisfatti delle impostazioni e desiderate creare la partizione.
Annulla: selezionate Annulla se non desiderate creare la partizione.
Red Hat Enterprise Linux vi permette di creare diversi tipi di partizione, a seconda del tipo di filesystem che utilizzerete. Qui di seguito trovate una breve descrizione dei filesystem disponibili e del loro possibile utilizzo.
ext2 — Un filesystem ext2 supporta i tipi di file standard Unix (file regolari, directory, link simbolici e così via). Consente di assegnare ai file nomi fino a 255 caratteri.
ext3 — Il filesystem ext3 si basa sul filesystem ext2 e presenta un particolare vantaggio — il journaling. Usando un filesystem di tipo journaling si riducono i tempi di controllo di un filesystem dopo un crash, poichè non occorre eseguire il fsck[1] il filesystem. Il filesystem ext3 viene selezionato per default ed è fortemente consigliato.
volume fisico (LVM) — La creazione di una o più partizioni del volume fisico (LVM), permette di ottenere un volume logico LVM. LVM può migliorare le prestazioni quando si usano dischi fisici. Per maggiori informazioni sull'LVM, consultate Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
software RAID — creando due o più partizioni software RAID, potete generare un dispositivo RAID. Per maggiori informazioni su RAID, consultate il capitolo RAID (Redundant Array of Independent Disks) della Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
swap — Le partizioni di swap sono utilizzate per supportare la memoria virtuale. In altre parole, i dati vengono scritti sulla partizione di swap quando non c'è più RAM disponibile per memorizzare i dati elaborati dal sistema. Per informazioni supplementari, consultate la Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
vfat — il filesystem VFAT è un filesystem di Linux compatibile con i nomi di file lunghi di Microsoft Windows sul filesystem FAT.
Avvio PPC PReP — La partizione di avvio PPC PReP contiene il kernel del sistema operativo (per l'avvio dalla fonte *NWSSTG IPL su sistemi iSeries), o il boot loader YABOOT (il quale permette al vostro sistema pSeries di avviare Red Hat Enterprise Linux).
Per modificare una partizione, selezionate il pulsante Modifica oppure fate doppio clic sulla partizione esistente.
![]() | Nota Bene |
---|---|
Se si tratta di una partizione già esistente sul vostro disco fisso, sarà possibile modificare solo il mount point della partizione. Se desiderate effettuare qualsiasi altra modifica, dovrete cancellare la partizione e ricrearla. |
Per cancellare una partizione, selezionatela nella sezione Partizioni e fate clic sul pulsante Cancella. Vi verrà chiesto di confermare l'operazione.
Per maggiori informazioni sull'installazione di sistemi PPC, consultare la Sezione 2.16.
[1] | L'applicazione fsck viene utilizzata per controllare il file system per la consistenza dei metadata, ed eventualmente riparare uno o più filesystem di Linux. |