Red Hat Enterprise Linux 3: System Administration Guide | ||
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Indietro | Capitolo 23. NFS (Network File System) | Avanti |
Per montare una directory condivisa NFS da un altro computer, digitate il comando mount:
mount shadowman.example.com:/misc/export /misc/local |
![]() | Avvertenza |
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Nel computer locale deve esistere la directory mount point (/misc/local nell'esempio sopra citato). |
In questo comando shadowman.example.com corrisponde all'hostname del fileserver NFS, /misc/export è la directory che shadowman sta esportando e /misc/local è la directory della macchina locale dove si vuole montare il filesystem. Una volta eseguito il comando mount (e se il client ha i permessi appropriati dal server NFS shadowman.example.com), l'utente client può eseguire il comando ls /misc/local per ottenere un elenco di file in /misc/export su shadowman.example.com.
Per montare una condivisione NFS da un altro computer potete anche aggiungere una linea al file /etc/fstab. La linea deve riportare l'hostname del server NFS, la directory che viene esportata e la directory che deve contenere la condivisione NFS sul computer locale. Per modificare il file /etc/fstab dovete essere collegati come root.
Di seguito è riportata la sintassi generale per la linea in /etc/fstab:
server:/usr/local/pub /pub nfs rsize=8192,wsize=8192,timeo=14,intr |
Il vostro computer client deve contenere il mount point /pub. Una volta aggiunta la linea a /etc/fstab sul sistema client, digitate il comando mount /pub al prompt della shell e il mount point /pub sarà montato dal server.
Il terzo metodo di montaggio di una condivisione NFS prevede l'utilizzo di Autofs, che impiega il demone automount per gestire i mount point montandoli in modo dinamico.
Autofs consulta il file di configurazione della mappa master /etc/auto.master per determinare quali mount point sono definiti. Avvia quindi un processo di automontaggio con i parametri appropriati per ogni mount point. Ogni linea della mappa master definisce un mount point e un file di mappa separato che definisce i filesystem da montare sotto questo mount point. Per esempio, il file /etc/auto.misc definisce i mount point nella directory /misc; ciò viene definito nel file /etc/auto.master.
Ogni voce in auto.master ha tre campi. Il primo campo è il mount point. Il secondo campo indica la posizione del file di mappa e il terzo campo, opzionale, può contenere informazioni quali il valore di timeout.
Per esempio, per montare la directory /proj52 della macchina remota penguin.example.net sul mount point /misc/myproject della vostra macchina, aggiungete la riga seguente ad auto.master:
/misc /etc/auto.misc --timeout 60 |
Aggiungete questa riga al file /etc/auto.misc:
myproject -rw,soft,intr,rsize=8192,wsize=8192 penguin.example.net:/proj52 |
Il primo campo contenuto in /etc/auto.misc indica il nome della sottodirectory /misc, che viene creata in modo dinamico da automount. In realtà la directory non dovrebbe esistere sul computer client. Il secondo campo contiene opzioni di montaggio quali rw per accesso in lettura e scrittura. Il terzo campo è la posizione dell'NFS di esportazione e contiene l'hostname e la directory.
![]() | Nota Bene |
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La directory /misc deve esistere nel filesystem locale, che non deve contenere sottodirectory di /misc. |
Il servizio Autofs può essere avviato dal prompt della shell digitando i comandi seguenti:
/sbin/service autofs restart |
Per visualizzare i mount point attivi, digitate il comando seguente al prompt della shell:
/sbin/service autofs status |
Se modificate il file di configurazione /etc/auto.master mentre autofs è in esecuzione, dovete dire ai demoni automount di ricaricare autofs digitando al prompt della shell il comando seguente:
/sbin/service autofs reload |
Per imparare a configurare autofs in modo che venga eseguito all'avvio, consultate le informazioni sulla gestione dei servizi contenute nel Capitolo 21.
Il protocollo di trasporto di default per NFS è UDP; tuttavia, il kernel di Red Hat Enterprise Linux 3 include il supporto per NFS attraverso TCP. Per usare NFS attraverso TCP, includere l'opzione -o tcp a mount quando si effettua il montaggio del file system esportato con NFS, sul sistema del client. Per esempio:
mount -o tcp shadowman.example.com:/misc/export /misc/local |
Se il montaggio NFS è specificato in /etc/fstab:
server:/usr/local/pub /pub nfs rsize=8192,wsize=8192,timeo=14,intr,tcp |
Se è specificato in un file di configurazione autof:
myproject -rw,soft,intr,rsize=8192,wsize=8192,tcp penguin.example.net:/proj52 |
Dato che il default è UDP, se l'opzione -o tcp non è specificata, il file system esportato tramite NFS è accessibile tramite UDP.
Ecco riportati i vantaggi nell'uso del TCP:
Migliorata la resistenza del collegamento, ne consegue meno messaggi NFS stale file handles
Miglioramento nelle prestazioni su reti molto trafficate, in quanto TCP riconosce ogni pacchetto al contrario di UDP il quale riconosce solo il pacchetto a trasmissione terminata.
TCP ha un miglior controllo del traffico di UDP (il quale non ne ha affatto). Su di una rete sovraccarica, i pacchetti UDP sono i primi pacchetti ad essere rilasciati. Tutto questo significa che se NFS stà scrivendo i dati (in blocchi da 8K) gli 8K devono essere ritrasmessi. Con TCP invece a causa della sua affidabilità, i dati vengono trasmessi un pò alla volta.
Rilevazione di un errore. Quando si verifica un errore ad un collegamento tcp (a causa dell'interruzione del server) il client interrompe l'invio dei dati e inizia il processo di ricollegamento. Con UDP, a causa del suo collegamento, il client continua a martellare la rete con dei dati fino a quando non si ristabilisce il server.
Lo svantaggio principale è rappresentato da una limitatissima prestazione dovuta ad un overhead associato con il protocollo TCP.
Il kernel Red Hat Enterprise Linux 3 fornisce un supporto ACL per il file system ext3 e file system ext3 montato con i protocolli NFS o Samba. Se un file system ext3 è esportato con NFS da un server che supporta le ACL, e se un client NFS è in grado di leggere le ACL, le ACL sono accessibili anche dal client NFS.
Per maggiori informazioni su come montare i file system NFS con le ACL, consultate Capitolo 8.